Massimo Masone nasce alla Spezia, città sul Golfo dei Poeti, nel 1978.
Nel 1988 si trasferisce a Torino dove completa gli studi con la laurea in giurisprudenza.
Dopo la pratica legale e alcuni anni di lavoro presso l’Agenzia delle Entrate, si rende conto che le mansioni d’ufficio non fanno per lui e decide di dedicarsi alla sua passione di sempre: la fotografia.
La collaborazione con lo studio Ollmann-Ottaviano segna l’inizio dell’attività professionale, che prosegue con l’impegno presso importanti testate giornalistiche locali, tra cui La Voce del Popolo e Torino Storia, che lo porta fino al conseguimento della qualifica di giornalista pubblicista.
Negli anni alcune opere di Massimo sono comparse in pubblicazioni come il Bilancio sociale della Regione Piemonte e nell’ambito di mostre ed esposizioni.
Se chiedessero a Massimo Masone quale sia la dote di cui deve disporre un bravo fotografo sicuramente la risposta sarebbe la curiosità …e sei poi gli si chiedesse di fornire specificazioni risponderebbe la curiosità per lo scorrere della vita urbana e per la città in cui vive.
L’assunto è che tutti, ma proprio tutti, possiamo diventare, a certe condizioni e in certe situazioni, oggetto di inquadrature belle e fresche; lo stesso teorema vale per i luoghi: non c’è luogo che non possa essere esaltato da un bello scatto magari favorito da una condizione di luce irripetibile.
Curiosità, quella di Massimo, animata da una marcata sensibilità per le persone colte in atteggiamenti di amore e di accudimento.
Il retroterra è quello di una persona attenta all’ascolto…